A volte.
A volte ho paura; paura di non farcela e di non essere in grado, paura di avere paura.
Paura di voler affrontare cose più grandi di me, paura di non farcela.
Paura di deludere.
Paura.
Paura e punto.
Non c'è necessariamente bisogno di un motivo scritto per avere paura.
Ho paura anch'io, perchè in fin dei conti, sono piccola anch'io, sono fragile anch'io.
Solo a volte, ma sono piccola e fragile anch'io.
lunedì 22 novembre 2010
martedì 2 novembre 2010
Voglia. (scritto domenica)
Oggi studiavo semeiotica.
Ero un tantinello stufa, un pochettino stanca, ero lì che ribattevo al computer le settanta pagine di appunti delle prime tre settimane di lezione, le prime del primo semestre del terzo anno, alla luce della lampada dello studio.
Ad un certo punto mi sono detta "Pausa, sono stanca".
Pausa, chiudo il computer, spengo la luce.
Pausa finita.
Stavo per tornare a studiare.
Passo in camera, davanti alla televisione accesa che mamma sta guardando.
Passo davanti alla televisione, e vedo il logo dell'AIRC. Mi fermo davanti alla televisione, e vedo la storia di un bambino, di uno scricciolo che non ce l'ha fatta, ma che sorrideva felice nel suo primo giorno di scuola.
Esco dalla stanza, torno al mio computer che tra un po' frigge.
E mi rimetto a scrivere, mi rimetto a studiare.
Perchè sono solo al terzo anno, ma voglio che altri bambini come lui possano sorridere per tanti, tanti giorni di scuola. Voglio che questo sia possibile. Perchè sia possibile c'è bisogno di tante persone che sanno quello che fanno, agendo in silenzio.
Io voglio essere una di quelle persone. Voglio essere in grado di donare il sorriso a chi non l'ha più; voglio essere capace di far continuare a sorridere chi la speranza la sta perdendo, l'ha persa.
Voglio averne la capacità e la preparazione, ne ho il cuore.
Perciò non mi fermeranno stanchezza, ostacoli, sfide da superare e muri da saltare. Perchè, anche se a volte non riesco a saltare, io i muri li sfondo a testate.
Perchè ho una determinazione che è anche testardaggine, perchè io punto alla luna, e ho tutta l'intenzione di andare a prendermela, per il bene non mio ma del mondo, per il bene delle persone. Bacio.
Ero un tantinello stufa, un pochettino stanca, ero lì che ribattevo al computer le settanta pagine di appunti delle prime tre settimane di lezione, le prime del primo semestre del terzo anno, alla luce della lampada dello studio.
Ad un certo punto mi sono detta "Pausa, sono stanca".
Pausa, chiudo il computer, spengo la luce.
Pausa finita.
Stavo per tornare a studiare.
Passo in camera, davanti alla televisione accesa che mamma sta guardando.
Passo davanti alla televisione, e vedo il logo dell'AIRC. Mi fermo davanti alla televisione, e vedo la storia di un bambino, di uno scricciolo che non ce l'ha fatta, ma che sorrideva felice nel suo primo giorno di scuola.
Esco dalla stanza, torno al mio computer che tra un po' frigge.
E mi rimetto a scrivere, mi rimetto a studiare.
Perchè sono solo al terzo anno, ma voglio che altri bambini come lui possano sorridere per tanti, tanti giorni di scuola. Voglio che questo sia possibile. Perchè sia possibile c'è bisogno di tante persone che sanno quello che fanno, agendo in silenzio.
Io voglio essere una di quelle persone. Voglio essere in grado di donare il sorriso a chi non l'ha più; voglio essere capace di far continuare a sorridere chi la speranza la sta perdendo, l'ha persa.
Voglio averne la capacità e la preparazione, ne ho il cuore.
Perciò non mi fermeranno stanchezza, ostacoli, sfide da superare e muri da saltare. Perchè, anche se a volte non riesco a saltare, io i muri li sfondo a testate.
Perchè ho una determinazione che è anche testardaggine, perchè io punto alla luna, e ho tutta l'intenzione di andare a prendermela, per il bene non mio ma del mondo, per il bene delle persone. Bacio.
I was born to take care of you. :)
Sai. Sai, ora sono in Cravino, teoricamente a studiare, praticamente a vivere.
Ascoltavo i Queen. I Queen mi dicevano che 'I was born to take care of you' e la cosa mi ha immensamente riempito di dolcezza... Sai, pensavo che io, in silenzio, nel mio silenzio fatto di occhi che brillano, è come se tenessi tra le mie braccia tante persone, tante tante... Tutte quelle persone che io amo, persone per cui io donerei la mia vita ad occhi chiusi, anime belle a cui io affiderei la mia vita in meno di un secondo... Ogni giorno, ogni momento della mia vita in cui mi ritrovo a sorridere felice, ad occhi chiusi, felice stupendamente e silenziosamente... Sono anime per le quali ho calato ogni difesa, anime che hanno - più o meno consapevolmente - in mano la mia vita, e che potrebbero farne ogni cosa se solo volessero. Io mi sono resa conto di una cosa. Un giorno discretamente lontano, in una sala conferenze di un albergo russo, in pigiama e circondata da gente semisconosciuta (compagni di Russia, bellissimi miei!!!) una specie di 'test della personalità', che doveva mettere in luce i lati luminosi e oscuri di ciascuno, io fui consacrata come 'angelo custode' e 'creatore', ossia ero una delle poche elette a cui lati oscuri non ne erano stati trovati. E adesso mi rendo conto che, nella sua semplicità, quel test aveva disgraziatamente ragione. Io vorrei prendere i malanni del mondo e curarli, vorrei cullare tra le mie braccia ogni anima triste, vorrei essere ovunque qualcuno abbia bisogno di me; sono capace di curare ma non di distruggere, sono capace di perdonare ma non di condannare, non sono capace di portare rancore, sono capace di sorridere scuotendo la testa e dire 'non è niente', sono capace di tutto questo e anche di più... Io sono ovunque qualcuno abbia bisogno di me, io sono per il mondo, e continuerò a camminare, continuerò a correre. Mi prenderò cura del mondo, continuerò a farlo.
I was born to take care of you.
Ascoltavo i Queen. I Queen mi dicevano che 'I was born to take care of you' e la cosa mi ha immensamente riempito di dolcezza... Sai, pensavo che io, in silenzio, nel mio silenzio fatto di occhi che brillano, è come se tenessi tra le mie braccia tante persone, tante tante... Tutte quelle persone che io amo, persone per cui io donerei la mia vita ad occhi chiusi, anime belle a cui io affiderei la mia vita in meno di un secondo... Ogni giorno, ogni momento della mia vita in cui mi ritrovo a sorridere felice, ad occhi chiusi, felice stupendamente e silenziosamente... Sono anime per le quali ho calato ogni difesa, anime che hanno - più o meno consapevolmente - in mano la mia vita, e che potrebbero farne ogni cosa se solo volessero. Io mi sono resa conto di una cosa. Un giorno discretamente lontano, in una sala conferenze di un albergo russo, in pigiama e circondata da gente semisconosciuta (compagni di Russia, bellissimi miei!!!) una specie di 'test della personalità', che doveva mettere in luce i lati luminosi e oscuri di ciascuno, io fui consacrata come 'angelo custode' e 'creatore', ossia ero una delle poche elette a cui lati oscuri non ne erano stati trovati. E adesso mi rendo conto che, nella sua semplicità, quel test aveva disgraziatamente ragione. Io vorrei prendere i malanni del mondo e curarli, vorrei cullare tra le mie braccia ogni anima triste, vorrei essere ovunque qualcuno abbia bisogno di me; sono capace di curare ma non di distruggere, sono capace di perdonare ma non di condannare, non sono capace di portare rancore, sono capace di sorridere scuotendo la testa e dire 'non è niente', sono capace di tutto questo e anche di più... Io sono ovunque qualcuno abbia bisogno di me, io sono per il mondo, e continuerò a camminare, continuerò a correre. Mi prenderò cura del mondo, continuerò a farlo.
I was born to take care of you.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)