domenica 5 dicembre 2010

Una sera di dicembre

Ci sono cose che a volte senti,
inesorabilmente.
Come una pugnalata.
Cose che ti attraversano l'anima
gocce d'infinito
racchiuse in un cuore solo.
Momenti in cui l'essenziale
ti trapassa il cuore
e mille e una anima affollano la tua.
E una lacrima scorre,
e ben più d'una.
Terremoti dell'anima,
barcollanti nostre fragilità.
Esseri umani, anime.
Ci incontriamo,
ci scontriamo.
Nasciamo,
cresciamo.
Fioriamo.
Camminiamo,
anime sicure delle nostre certezze,
con passi lievi e decisi,
volando.
L'inaspettato,
è l'inaspettato che cambia.
Cosa?
La vita,
il destino,
l'amore,
la morte.
Arrivi
ad aspettare la pioggia
per non piangere da solo
poeta della vita!
Luce degli occhi
malinconia d'un cuore
che sa troppo
troppo per vivere
troppo poco per morire.
Un passo dopo l'altro,
svolta un angolo:
qualcosa di forte
ecco, qua.
Al cuore.
All'altezza dell'anima.
Ecco.
E' la Vita che incontra se stessa.
Che si guarda allo specchio.
Si guarda,
si vede per la prima volta.
Amore incontra Sacrificio,
incontra Entusiasmo,
trova Determinazione.
Unione indissolubile.
Lacrime.
Manca il respiro,
è un pugno nello stomaco.
E' quella strada che tanto sei andata cercando.
Ecco, l'hai trovata,
in un miracolo di dicembre.
Mai facile, si sa.
Ma è la mia.
Ora la vedo.
Vedo la mia strada,
e vedo me stessa.
Con le mie paure,
la mia voglia
di vivere
di fare
di esserci
di amare.
So qual è la mia strada.
Me la sento nel cuore,
la vedo ogni volta che penso!
Ora so cosa devo fare.
So dove devo andare.
E ci andrò,
per l'Amore dentro di me.
Per la Vita in me.
Nient'altro che questo sono:
Amore e Vita
che giocano insieme,
gioiosamente.
E danno altra Vita.
Altro Amore.
Troppi per un cuore solo.
Guardami negli occhi.
Amore.

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