Eccomi... Eccomi qua.
Bizzarro come io in tutto marzo non abbia scritto due righe che siano due... Bizzarro davvero. Eppure le occasioni per scrivere ci sono state, ce ne sono state tante.
Un mese riesce ad essere un tempo piccolissimo, oppure un tempo in cui succedono talmente tante cose... Talmente tante. Punto.
Sono arrivata alla mia fine, alla fine di me stessa, mi sono fermata a leccarmi le ferite, e poi ho ripreso il volo.
Ho deciso di essere felice, ho deciso di essere il centro del mio mondo.
Ho deciso che per me stessa sono importante... Anche se troppo spesso me ne dimentico.
Ho capito che le cose migliori accadono per caso, e che se una cosa deve succedere, presto o tardi succederà e punto. Se non deve succedere, è inutile che ci ostiniamo a far andare le pagine di un libro già scritto verso un'altra direzione... Il Destino è già lì, pronto a mescolare le carte...
Mi sono incantata a guardare il bianco della neve, ho capito l'importanza della mia poca diplomazia nella vita degli altri.
Ho imparato ancora una volta a lanciarmi, ho deciso di buttarmi.
In questo mese c'è stato di tutto.
Sono scoppiata a piangere davanti a un amico.
Ho abbracciato e sono stata abbracciata.
Sono uscita prima da lezione per andare a fare due chiacchiere in bagno.
Mi sono alzata presto per qualche colazione.
Ho scritto messaggi un po' disperati.
Ho perso e ripreso chili.
Ho guidato fino a Torino.
Sono stata buttata a terra, sono stata circondata da persone che mi hanno voluto infinitamente bene...
Ho mangiato due mele al giorno per due settimane.
Una mattina mi sono svegliata (Oh bella ciao...) e ho deciso da un istante con l'altro che ero stufa. E che era il momento di riprendere in mano la mia vita, con un po' di polso.
Sono stata alla Lavandaia a pensare.
Sono andata a trovare una persona cara.
Ho cominciato un internato.
Ho deciso di tirare fuori il mio coraggio, e di dimostrare quello che so, che ho imparato.
Ho tirato fuori tanta forza; tantissima, anche che non sapevo di avere.
Ho realizzato di essere un'anima in cerca, e anche che non so cosa farò domani. Dove sarò, con chi sarò.
Mi vedo sempre più come medico di guerra, a rischiare la mia vita per quella degli altri.
Vorrei vorrei vorrei... Ho mille sogni e il mondo in una mano.
Un bacio.
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