Piano, inspira ed espira, piano.
Avere delle energie a volte non basta, bisogna anche sapere come convogliare queste energie verso una meta ben precisa, un obiettivo, and so focus on it.
Avere delle energie da spendere, che ti sostengano sempre, è ciò che ti dà forza anche quando fisicamente non ce n'è. E' l'euforia dei giorni di pioggia, è l'entusiasmo del correre nella neve. E' la forza che ti fa correre veloce su per le scale mentre ti allacci il camice. Energia, energia vitale, pura e semplice.
Sai, a volte si cresce tanto in poco tempo, basta un periodo sufficientemente denso per sconvolgere qualsivoglia schema mentale, nonchè per cancellare qualunque delusione.
Ogni cosa che ho nella mia vita me la sono conquistata, non dico meritata perchè non sarei modesta, ma a me mai è stato regalato qualcosa.
Adesso ho imparato a gestire tempo ed energie... Ognuno di noi è un flusso vitale, non definibile in nessun altro modo. Ognuno di noi ha una quantità di energia che può essere sopraffatta, o può maturare e crescere... Maturare in un sorriso, crescere in un abbraccio sincero che sappia d'affetto.
E la condivisione può miracoli, una risata e un bicchiere di vino fanno compagnia e curano il cuore.
Una bella canzone diceva che "tra un bicchiere di neve, e un caffè come si deve, quest'inverno passerà....!" ed è vero. L'inverno passa, e tornano i colori. I nostri colori, quelli più belli. Tornano gli sguardi e le intese, tornano gli abbracci sinceri e senza più nessuna ombra di timore. Tornano le colazioni e i pranzi e le cene e le corse.
E torno ad essere io, priva finalmente di quell'inquietudine che mi caratterizzava un po', quasi una guardia perenne, un aspettarsi che le cose rotolino da un momento all'altro...
E invece no, perchè adesso so cosa è veramente importante, adesso so che la priorità ce l'ha quest'infinito gioco e sfiorarsi di anime. E io tutto ciò già lo presagivo, lo presagivo anni fa quando dicevo che avrei avuto bisogno di forza, di una forza a cui ancora non sapevo dare un nome, per staccarmi, per essere me stessa completamente e ancor più di quanto già non fossi. E già lo sapevo, e adesso, inaspettatamente quanto un'alba d'estate, lo so con la certezza di chi l'ha sperimentato. Sento con una certezza ed una sensazione nuove l'energia di ciò che mi circonda fluire, percepisco tutto questo con ogni singola parte del mio essere.
Armonia, in tutto v'è armonia e altrimenti non potrebbe essere, chiasmo perfetto tra la terra e il cielo, congiunzione astrale di due sguardi.
E possiamo solo andare avanti, crescendo e correndo, con i nostri tempi e le nostre melodie, e quant'altro saremo capaci di inventare. Quant'altro ci verrà dato da Qualcuno, sopra di noi, che custodisce e culla tutti i nostri cuori, con le nostre diverse Fedi, diverso modo di manifestare lo stesso Amore.
Un bacio.
venerdì 2 marzo 2012
sabato 4 febbraio 2012
La Vita in un Istante.
Rieccomi nel gioioso mondo dei fiori di campo, quel mondo che vorrei non fosse mai contaminato da dolore, da tristezza.
Che periodo, ultimamente. Periodo di delusioni, ed ecco che Carla scende dalle nuvole, ed ecco che Carla parte per la guerra.
La mia casa era il sole, un sorriso sempre, un sorriso per tutti. Tante persone intorno, felicità, corse a cuor leggero.
E cosa succede se un giorno comprendi di esserti fidata della persona sbagliata? Cosa succede se un (bel) giorno, gli amici ti voltano le spalle e persone in cui avevi riposto la tua fiducia rivelano tutto il loro egocentrismo e cominciano ad assillare la tua esistenza?
Cosa succede se diventi l'ossessione di qualcuno, e l'indifferenza per qualcun altro?
Vorresti cambiare città, paese, nazione, mondo. Ti stramaledici per essere sempre presente, per avere sempre un sorriso pronto per tutti, per la tua (brutta) abitudine a fidarti.
E contemporaneamente, su altri fronti, altro non sai fare se non fidarti.
Scopri che le persone sono mutevoli come il vento; scopri che chiunque può accusarti di qualunque cosa, non importa che tu sia colpevole o no.
E ti chiedi quando arriverai a capire il senso di tutto questo.
E improvvisamente, in una notte di neve, mentre camminando (dritta, nonostante l'alcol in corpo) verso casa alle tre e mezza del mattino guardi uno spazzaneve con le sue luci da astronave aliena nel piazzale accanto, capisci tutto. E non c'è bisogno di nessun altro perchè.
Hai capito, hai pianto, tante cose si sono rotte.
Ma dopo tutto questo, dopo le sfuriate e i momenti di Nulla Assoluto, dopo giorni e mesi in cui il telefono o suona troppo o suona troppo poco, capisci, sorridi e sei felice.
Ti sei ritrovata in un nuovo mondo fantastico, un mondo fatto di tequila e di carte che verniciano le rose. Un mondo fatto anche di cioccolate da Cesare, e di chiacchiere sulla via di casa. Un mondo di risate davanti ai libri e alle bottiglie; un mondo di condivisione pura e semplice, un mondo di Voler Bene che non chiede una motivazione, è così e punto. E semplicemente siamo felici che sia così.
E ti ritrovi la mattina dopo, con quattro ore di sonno alle spalle, a correre incespicando nella neve che ti arriva sopra le caviglie, avvolta in un cappottone, con al collo una macchina fotografica, e un sorriso di gioia e immensa luminosità, splendore, e ringraziamento e lode a Dio. Ridi, ridi come una bambina, sei fradicia ma non importa, no, hai trovato l'occasione per dare un senso anche ai momenti impossibili in cui sembra che il mondo non creda più a niente.
Hai capito una cosa nuova, hai capito che Voler Bene significa anche lasciar andare senza augurare nessun male, vuol dire lasciare ognuno libero della sua strada e dei suoi errori; vuol dire non curarsi del proprio dolore, ma avere spalle e gambe forti: per mettersi sulle spalle anche quest'altro zaino, e andare alla ricerca, ancora una volta, della propria felicità, ancora una volta partendo dallo Zero Assoluto, senza nessuno che dia garanzie, senza un terreno solido da cui partire, ma solo la speranza che qualcosa possa funzionare, funzionare ancora, funzionare di nuovo.
Ed è un abbraccio che ti dimostra che tutto può funzionare, un invito e una proposta, un sorriso vero e sincero, una risata, una presa in giro, un progetto, un sogno, un sogno e altri mille, un attimo di condivisione che si ingigantisce e diventa una vita in un istante.
Che periodo, ultimamente. Periodo di delusioni, ed ecco che Carla scende dalle nuvole, ed ecco che Carla parte per la guerra.
La mia casa era il sole, un sorriso sempre, un sorriso per tutti. Tante persone intorno, felicità, corse a cuor leggero.
E cosa succede se un giorno comprendi di esserti fidata della persona sbagliata? Cosa succede se un (bel) giorno, gli amici ti voltano le spalle e persone in cui avevi riposto la tua fiducia rivelano tutto il loro egocentrismo e cominciano ad assillare la tua esistenza?
Cosa succede se diventi l'ossessione di qualcuno, e l'indifferenza per qualcun altro?
Vorresti cambiare città, paese, nazione, mondo. Ti stramaledici per essere sempre presente, per avere sempre un sorriso pronto per tutti, per la tua (brutta) abitudine a fidarti.
E contemporaneamente, su altri fronti, altro non sai fare se non fidarti.
Scopri che le persone sono mutevoli come il vento; scopri che chiunque può accusarti di qualunque cosa, non importa che tu sia colpevole o no.
E ti chiedi quando arriverai a capire il senso di tutto questo.
E improvvisamente, in una notte di neve, mentre camminando (dritta, nonostante l'alcol in corpo) verso casa alle tre e mezza del mattino guardi uno spazzaneve con le sue luci da astronave aliena nel piazzale accanto, capisci tutto. E non c'è bisogno di nessun altro perchè.
Hai capito, hai pianto, tante cose si sono rotte.
Ma dopo tutto questo, dopo le sfuriate e i momenti di Nulla Assoluto, dopo giorni e mesi in cui il telefono o suona troppo o suona troppo poco, capisci, sorridi e sei felice.
Ti sei ritrovata in un nuovo mondo fantastico, un mondo fatto di tequila e di carte che verniciano le rose. Un mondo fatto anche di cioccolate da Cesare, e di chiacchiere sulla via di casa. Un mondo di risate davanti ai libri e alle bottiglie; un mondo di condivisione pura e semplice, un mondo di Voler Bene che non chiede una motivazione, è così e punto. E semplicemente siamo felici che sia così.
E ti ritrovi la mattina dopo, con quattro ore di sonno alle spalle, a correre incespicando nella neve che ti arriva sopra le caviglie, avvolta in un cappottone, con al collo una macchina fotografica, e un sorriso di gioia e immensa luminosità, splendore, e ringraziamento e lode a Dio. Ridi, ridi come una bambina, sei fradicia ma non importa, no, hai trovato l'occasione per dare un senso anche ai momenti impossibili in cui sembra che il mondo non creda più a niente.
Hai capito una cosa nuova, hai capito che Voler Bene significa anche lasciar andare senza augurare nessun male, vuol dire lasciare ognuno libero della sua strada e dei suoi errori; vuol dire non curarsi del proprio dolore, ma avere spalle e gambe forti: per mettersi sulle spalle anche quest'altro zaino, e andare alla ricerca, ancora una volta, della propria felicità, ancora una volta partendo dallo Zero Assoluto, senza nessuno che dia garanzie, senza un terreno solido da cui partire, ma solo la speranza che qualcosa possa funzionare, funzionare ancora, funzionare di nuovo.
Ed è un abbraccio che ti dimostra che tutto può funzionare, un invito e una proposta, un sorriso vero e sincero, una risata, una presa in giro, un progetto, un sogno, un sogno e altri mille, un attimo di condivisione che si ingigantisce e diventa una vita in un istante.
domenica 15 gennaio 2012
People.
Buongiorno.
Solita nebbiosa mattina pavese... E io sempre qua, con i miei libri, la mia musica e la mia tazza di tè.
E abbiamo cominciato un nuovo anno... Certo non si può dire che tutto sia come un anno fa.
Lo stato del cuore, lo stato delle cose. L'altrui religione. Sono cambiate tante cose... Mondo mutevole, come sempre ho saputo che fosse.
Non è cambiato il mio scrivere. Sono sempre qua, sempre alla solita tastiera argentata. Scrivo per me, scrivo per chi vorrà leggermi. Scrivo, scrivo perchè non potrei fare altrimenti. Non so fare altrimenti.
E' così che la mia anima vola, leggera al soffio del vento dolce.
Tante persone hanno deluso, e allora? Io continuo nella mia "spirale virtuosa". Ovvero, non m'interessa. Potrò anche provare rabbia, e chi non lo farebbe al posto mio? Non sono un asceta che vive in Tibet. Sono una ragazza che sta lottando per diventare donna con tutte le sue energie, quelle che ha e quelle che a volte si inventa. Sto correndo con la mia passionale forza, quella che ho sempre avuto, quella che solo da pochi anni ho trovato il coraggio di esprimere. Però, però. Però guardando il bilancio, a conti fatti, per quanto io possa aver sofferto, mi rendo conto che chiudo sempre in positivo. Prevalgono i sorrisi e le belle sorprese, e le persone sincere. Il resto pian piano verrà smussato nei suoi spigoli vivi dal tempo. E vabè.
Ma in tutto questo, nel mio essere buttata via come un libro vecchio, quello che spalanca ancora una volta il mio cuore, e mi fa sorridere di felicità che solo da Dio viene, è l'amore - nel più ampio senso del termine inteso - delle persone che mi stanno intorno e che mi difendono. Persone che mi difendono, non permettono che mi sia fatto del male, persone che mi stanno ad ascoltare e mi danno la loro versione delle cose. Persone che io nel mio cuore ringrazio, ogni volta che il mio pensiero si volge a loro. Persone che cercano di farmi stare meglio, persone che filosofeggiano con me, persone che parlano con me dei miei pensieri cercando di darmi la loro versione delle cose, affinchè magari io possa trovare la quadra, la soluzione - se mai esistono la quadra e la soluzione del mondo.
E io mi trovo, ancora una volta, a ringraziare Dio per tutto questo. Perchè è veramente l'Unico responsabile di ogni cosa che mi sia piovuta tra capo e collo, da 21 anni a questa parte, cose belle e cose brutte, sorprese e quant'altro, momenti di euforia e lacrime, momenti di serenità e di condivisione con il mondo, attimi di terrore puro. Tutto viene da Lui. Ma io non rinnego nulla. Tutto è stato, e ogni singolo attimo, sentimento, momento, avvenimento, ha avuto il suo sacrosanto motivo d'essere. Senza quei momenti, io non potrei essere qui adesso.
Un bacio.
Solita nebbiosa mattina pavese... E io sempre qua, con i miei libri, la mia musica e la mia tazza di tè.
E abbiamo cominciato un nuovo anno... Certo non si può dire che tutto sia come un anno fa.
Lo stato del cuore, lo stato delle cose. L'altrui religione. Sono cambiate tante cose... Mondo mutevole, come sempre ho saputo che fosse.
Non è cambiato il mio scrivere. Sono sempre qua, sempre alla solita tastiera argentata. Scrivo per me, scrivo per chi vorrà leggermi. Scrivo, scrivo perchè non potrei fare altrimenti. Non so fare altrimenti.
E' così che la mia anima vola, leggera al soffio del vento dolce.
Tante persone hanno deluso, e allora? Io continuo nella mia "spirale virtuosa". Ovvero, non m'interessa. Potrò anche provare rabbia, e chi non lo farebbe al posto mio? Non sono un asceta che vive in Tibet. Sono una ragazza che sta lottando per diventare donna con tutte le sue energie, quelle che ha e quelle che a volte si inventa. Sto correndo con la mia passionale forza, quella che ho sempre avuto, quella che solo da pochi anni ho trovato il coraggio di esprimere. Però, però. Però guardando il bilancio, a conti fatti, per quanto io possa aver sofferto, mi rendo conto che chiudo sempre in positivo. Prevalgono i sorrisi e le belle sorprese, e le persone sincere. Il resto pian piano verrà smussato nei suoi spigoli vivi dal tempo. E vabè.
Ma in tutto questo, nel mio essere buttata via come un libro vecchio, quello che spalanca ancora una volta il mio cuore, e mi fa sorridere di felicità che solo da Dio viene, è l'amore - nel più ampio senso del termine inteso - delle persone che mi stanno intorno e che mi difendono. Persone che mi difendono, non permettono che mi sia fatto del male, persone che mi stanno ad ascoltare e mi danno la loro versione delle cose. Persone che io nel mio cuore ringrazio, ogni volta che il mio pensiero si volge a loro. Persone che cercano di farmi stare meglio, persone che filosofeggiano con me, persone che parlano con me dei miei pensieri cercando di darmi la loro versione delle cose, affinchè magari io possa trovare la quadra, la soluzione - se mai esistono la quadra e la soluzione del mondo.
E io mi trovo, ancora una volta, a ringraziare Dio per tutto questo. Perchè è veramente l'Unico responsabile di ogni cosa che mi sia piovuta tra capo e collo, da 21 anni a questa parte, cose belle e cose brutte, sorprese e quant'altro, momenti di euforia e lacrime, momenti di serenità e di condivisione con il mondo, attimi di terrore puro. Tutto viene da Lui. Ma io non rinnego nulla. Tutto è stato, e ogni singolo attimo, sentimento, momento, avvenimento, ha avuto il suo sacrosanto motivo d'essere. Senza quei momenti, io non potrei essere qui adesso.
Un bacio.
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